Condividi:

facebook twitter linkedin google email

Rinviata la data del referendum confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari, in programma il 29 marzo prossimo. Il Consiglio dei ministri (Cdm) ha deciso oggi pomeriggio di proporre al Presidente della Repubblica la revoca del dPR 28 gennaio 2020, con il quale, prima dell'emergenza sanitaria da Coronavirus, è stato indetto il referendum popolare confermativo. La scelta del Cdm ha l'obiettivo di consentire a tutti i soggetti politici una campagna elettorale efficace e ai cittadini un'adeguata informazione sulla scelta che sono chiamati a fare votando sul quesito referendario. Le procedure referendarie in Italia e all'estero vengono quindi sospese, per riprendere quando sarà fissata la nuova data del referendum.

Collegati allo Speciale sul sito del Ministero dell'Interno


Referendum costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari del 29 marzo 2020

Vademecum elettori

Quando si vota

Si vota domenica 29 marzo 2020 dalle ore 7:00 alle ore 23:00

Si vota per il referendum sul taglio dei parlamentari | il 29 marzo 2020

Gli scrutini, a cura degli uffici elettorali di sezione, inizieranno subito dopo la chiusura della votazione e l'accertamento del numero dei votanti.“

Per cosa si vota

Si vota per il seguente quesito: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente "Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari", approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale - n. 240 del 12 ottobre 2019?».
La riforma prevista dalla legge costituzionale entrerà in vigore se il numero dei voti favorevoli sarà superiore al numero dei voti contrari non essendo necessario il raggiungimento di un quorum (numero minimo di votanti affinché il referendum sia valido).
Che cos'è il referendum costituzionale confermativo?
Con il referendum costituzionale confermativo gli elettori decidono se confermare o meno una legge di riforma costituzionale già approvata dal Parlamento, ma senza che sia stata raggiunta la maggioranza qualificata dei due terzi.
L'art.138, 2° comma, della Costituzione, che regola la revisione costituzionale, stabilisce, infatti, che le leggi costituzionali, qualora non siano approvate al secondo passaggio con una maggioranza dei due terzi dei componenti in ciascuna delle due Camere, "sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto di una Camera o 500 mila elettori o cinque consigli regionali".
Nel referendum costituzionale confermativo si prescinde dal quorum, ossia si procede al conteggio dei voti validamente espressi, indipendentemente se abbia partecipato o meno alla consultazione la maggioranza degli aventi diritto, a differenza, pertanto, di quanto avviene nel referendum abrogativo.

Che cos'è il referendum costituzionale confermativo?

Con il referendum costituzionale confermativo gli elettori decidono se confermare o meno una legge di riforma costituzionale già approvata dal Parlamento, ma senza che sia stata raggiunta la maggioranza qualificata dei due terzi.
L'art.138, 2° comma, della Costituzione, che regola la revisione costituzionale, stabilisce, infatti, che le leggi costituzionali, qualora non siano approvate al secondo passaggio con una maggioranza dei due terzi dei componenti in ciascuna delle due Camere, "sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto di una Camera o 500 mila elettori o cinque consigli regionali".
Nel referendum costituzionale confermativo si prescinde dal quorum, ossia si procede al conteggio dei voti validamente espressi, indipendentemente se abbia partecipato o meno alla consultazione la maggioranza degli aventi diritto, a differenza, pertanto, di quanto avviene nel referendum abrogativo.

Chi può votare

Possono votare tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali del Comune, che abbiano compiuto il 18° anno di età entro il giorno fissato per il referendum.

Come si vota

Nella scheda elettorale, alla fine del quesito sopra riportato, ci sono due caselle, una con il 'Sì' e una con il 'No': basta barrare la propria scelta.

Per votare l'elettore deve esibire la tessera elettorale e un documento di riconoscimento personale (carta d'identità o altro documento di identificazione munito di fotografia, rilasciato da una pubblica amministrazione).
Al fine di evitare il possibile sovraffollamento e le code degli ultimi giorni, è consigliabile che ogni elettore verifichi per tempo il possesso dei documenti necessari per l'espressione del diritto di voto.
Nel caso la tessera elettorale non risulti più utilizzabile per l'esaurimento di tutti gli spazi relativi alla certificazione del voto occorre, prima di presentarsi a votare, richiedere una nuova tessera elettorale recandosi all'Ufficio Elettorale comunale.

Voto a domicilio

Gli elettori affetti da gravi infermità tali che l'allontanamento dall'abitazione in cui dimorano risulti impossibile, possono chiedere di votare presso il proprio domicilio facendo pervenire al Sindaco una dichiarazione attestante la volontà di esprimere il voto presso l'abitazione in cui dimorano.
La domanda di ammissione al voto domiciliare deve indicare l'indirizzo dell'abitazione in cui l'elettore dimora, un recapito telefonico, e deve essere corredata di copia della tessera elettorale e di idonea certificazione sanitaria rilasciata da un funzionario medico designato dagli organi dell'azienda sanitaria locale.
N.B.: la predetta domanda di ammissione al voto domiciliare deve necessariamente essere effettuata per ogni consultazione, dunque anche chi ha richiesto il voto a domicilio in occasione di precedenti consultazioni, qualora interessato ad esprimere il proprio voto presso il suo domicilio, deve ripetere l'istanza alla Ufficio Igiene pubblica.

Voto italiani all'estero

I cittadini italiani residenti all'estero e regolarmente iscritti all'AIRE possono esercitare il diritto di voto all'estero nel luogo di residenza per le elezioni politiche nazionali, per i referendum abrogativi e costituzionali ex artt. 75 e 138 della Costituzione e per le elezioni del Parlamento europeo. Il voto all'estero per le elezioni politiche nazionali e i referendum è regolato dalla Legge 27 dicembre 2001, n. 459 e dal relativo Regolamento attuativo (D.P.R. 2 aprile 2003, n. 104), in attuazione degli art. 48, 56 e 57 della Costituzione, che hanno istituito la Circoscrizione Estero. La Legge 6 maggio 2015, n. 52, (c.d. “Italicum”) ha stabilito che anche i cittadini temporaneamente all'estero per un periodo di almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche possono chiedere al proprio Comune di votare all'estero per corrispondenza.

Opzione di voto in Italia

Quella del voto per corrispondenza è la modalità ordinaria di voto. In alternativa il cittadino italiano residente all'estero può optare, entro il termine fissato dalla legge, per votare in Italia, presso le sezioni elettorali del comune nelle cui liste elettorali è iscritto. L'opzione si esercita con una comunicazione scritta indirizzata al Consolato di residenza entro il decimo giorno successivo alla indizione delle votazioni. A tal fine si riporta in calce alla presente pagina del sito il modulo di richiesta da far pervenire all'autorità consolare di riferimento.

Elettori temporaneamente all'estero (non già iscritti all'AIRE): esercizio del voto per corrispondenza

Gli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovino temporaneamente all'estero, per un periodo di almeno tre mesi, nel quale ricade la data di svolgimento del Referendum, nonché i familiari con loro conviventi, potranno esercitare il diritto di voto per corrispondenza, ricevendo il plico elettorale contenente la scheda per il voto all'indirizzo di temporanea dimora all'estero (art. 4-bis, comma 1, legge 459 del 27 dicembre 2001).
Per esercitare il proprio diritto di voto per corrispondenza, tali elettori dovranno far pervenire al Comune di iscrizione nelle liste elettorali l'apposita richiesta tassativamente entro il 26 febbraio 2020.
Per tale richiesta può essere utilizzato il modulo riportato in calce alla presente pagina del sito, da inviare all'Ufficio elettorale del Comune, preferibilmente a mezzo posta elettronica non certificata all'indirizzo elettorale@comune.castelsanpietroterme.bo.it.

La suddetta richiesta, obbligatoriamente corredata di copia di documento d'identità valido dell'elettore, deve in ogni caso contenere l'indirizzo postale estero completo cui va inviato il plico elettorale, l'indicazione dell'Ufficio consolare competente per territorio e una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l'ammissione al voto per corrispondenza (ovvero che ci si trova - per motivi di lavoro, studio o cure mediche - per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento delle consultazioni in un Paese estero in cui non si è anagraficamente residenti, oppure che si è familiare convivente di un cittadino che si trova nelle predette condizioni).
Si ricorda infine che l'opzione è valida solo per il voto cui si riferisce (ovvero, in questo caso, per le consultazioni referendarie del 29 marzo 2020).
In calce alla presente pagina del sito è visionabile la relativa Circolare ministeriale 6/2020 inviata dalla Prefettura di Bologna e il modello da compilare e firmare.

>> Circolare ministeriale 6/2020

>> Modello da compilare

"Propaganda elettorale a mezzo affissioni sui tabelloni"

La campagna elettorale in senso stretto per il Referendum costituzionale si svolgerà da venerdì 28 febbraio 2020 fino a venerdì 27 marzo compresi.

Si fa presente ai partiti o gruppi politici presenti in Parlamento e ai promotori del Referendum che l'utilizzo delle affissioni prescritte sugli appositi tabelloni di propaganda elettorale diretta è subordinato in caso di Referendum ad apposita domanda indirizzata alla Giunta Comunale da far pervenire all'Ufficio Elettorale del Comune,

per pec: elettorale@pec.cspietro.it oppure
per mail elettorale@comune.castelsanpietroterme.bo.it oppure
per fax al n. 051 944814,
ENTRO LUNEDI' 24 FEBBRAIO 2020.

Le domande prodotte dai partiti o gruppi politici presenti in Parlamento dovranno essere sottoscritte dai rispettivi organi nazionali o parlamentari o dai rispettivi organi regionali, provinciali o comunali.
Le domande provenienti dai promotori del Referendum dovranno essere sottoscritte da almeno uno dei promotori stessi.
Le domande in oggetto potranno essere sottoscritte anche da persone delegate da parte di uno degli anzidetti soggetti abilitati, purché corredate dal relativo atto di delega.
Nessuna autenticazione è richiesta per la sottoscrizione delle domande o delle deleghe.
Allegati alla pagina
Voto per i residenti all'estero
Dimensione file: 60 kB [Nuova finestra]
Convocazione dei comizi elettorali
Dimensione file: 197 kB [Nuova finestra]
Propaganda elettorale
Dimensione file: 206 kB [Nuova finestra]
Informazioni per elettori disabili
Dimensione file: 923 kB [Nuova finestra]
Spazi per affisioni per propaganda elettorale
Dimensione file: 61 kB [Nuova finestra]
Provvedimento Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Dimensione file: 319 kB [Nuova finestra]
Anagrafica dell'Ente
Comune di Castel San Pietro Terme
Piazza XX Settembre 3
40024 Castel San Pietro Terme (BO)
Tel. 051.69.54.154 - Fax 051.69.54.141
PEC: comune.castelsanpietro@cert.provincia.bo.it
Partita IVA: 00514201201
Codice Fiscale: 00543170377
Cod. catastale C265

Accessibilità
Questo sito, interamente gestito con il CMS i-Plug, è accessibile a tutti gli utenti indipendentemente dalla piattaforma o dal browser usato perché il codice che lo sostiene è compatibile con le direttive del W3C che definisce gli standard di sviluppo per il web: XHTML1.0 - Mobile Friendly

Crediti
I contenuti di questo sito sono a cura dell'Ufficio stampa e dell'ufficio URP del Comune di Castel San Pietro Terme.
Per inviare segnalazioni: protocollo@cspietro.it
Pubblicato nell'aprile del 2015
Realizzazione sito Punto Triplo Srl